Senza te, impazzisco!

(Emily Crisis) SPOILER SEASON 6!!!

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    Autore:fra235
    Titolo: Senza te, impazzisco! (Emily Crisis)
    Rating: T
    Categoria: Romance/Drama/ Introspettivo
    Avvertimenti:
    Personaggi/coppia: Emily Prentiss; Aaron Hotchner; Jennifer Jereau; David Rossi (Rossi/JJ; Hotch/prentiss)
    Spoilers: season 6
    Disclaimer:Criminal Minds non mi appartiene, (ma ne potremmo discutere) i personaggi sono di Jeff Davis e non ci guadagno nulla. (solo i vostri commenti)

    Quote: << Quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente, passa la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.>> (A. Camus, L'estate)


    Rientro in casa dopo aver passato l’intera giornata all’ospedale
    Vederti lì
    Coricato su quel letto…
    Nove coltellate!
    Tante sono state a renderti inoffensivo.
    Ma a quel bastardo non è bastato!
    Ha dovuto farti chiaramente sapere che sa dove vive la tua ex moglie, con il tuo adorato figlio.
    Ho letto nei tuoi occhi la disperazione
    Ho letto nei tuoi occhi l’impotenza di non poter uccidere quel bastardo!
    Ho letto rabbia, dolore, sofferenza, dispiacere…
    Ma mai arrendevolezza,
    mai rassegnazione!
    So di essere una persona egoista…
    Lo so!
    E devo ammettere che mentre parlavi con Haily, il mio cuore si è stretto, la vista mi si è annebbiata, e solo grazie alla presenza degli altri che non ho abbandonato l’ospedale.
    Sarebbe stato troppo evidente… troppo eclatante il mio comportamento in presenza ed in assenza della tua ex moglie.

    Quattro mesi dopo l’aggressione
    Le mie paure, I miei timori sono spariti, quando sei uscito dall’ospedale, e mi hai chiesto di trasferirmi da te per un periodo.
    Almeno fino a quando non saresti stato autosufficiente.
    Sono stata a casa tua tutto il mese di convalescenza, con te alla sera sul divano a guardare la televisione, quando ti svegliavi madido di sudore perchè rivedevi il suo volto mentre ti accoltellava, ti ho abbracciato quella notte quando non ti ho trovato nel letto, ma alla scrivania a studiare il fascicolo dell’uomo che stava distruggendo la tua vita… e mi sono sentita in colpa, mi sono sentita egoista quando una notte ti ho raggiunto a piedi nudi sul palchetto mentre guardavi il buio oltre la finestra e con gli occhi lucidi ti struggevi per il vuoto che Jake aveva lasciato nella tua vita.
    Sono stata egoista quel giorno in ospedale, lo ammetto! E col senno di poi, ti dico che l’idea di perderti potrebbe farmi impazzire, esattamente come ti sta facendo impazzire non poter abbracciare tuo figlio.
    Ma il tempo è passato, ed aveva in serbo per te altre cose brutte.
    Il Mietitore ha trovato tua moglie e l’ha uccisa e solo per un miracolo che Jake si è salvato.
    La Strauss, ha usato tutte le armi in suo potere per allontanarti dal BAU, e sebbene non ci sia riuscita, e tu sei e resterai al capo del team… tu ed io ci siamo allontanati!
    Non posso essere gelosa di tuo figlio, della tua defunta moglie o del tuo lavoro che ti ha portato a perdere quasi tutto…
    Non posso prendermela con nessuno!
    Nemmeno con me stessa…
    Spettatrice inerme del declino della nostra storia.
    Una ente superiore ci ha allontanato, qualcosa che non potevo combattere da sola, ma che tu non hai trovato la forza di combattere per noi.
    Ma come darti torto?
    Adesso sei un padre single
    Hai il tuo lavoro e tuo figlio…
    Hai il team…
    Ma un “noi” non è contemplato.
    Vorrei stare seduta ad aspettarti, ma so benissimo che non posso, non devo!
    Cerco di rifarmi una vita
    Cerco di reagire a questo lutto che sto vivendo!
    Ero certa che tu mi amassi…
    Ero certa che tra tutti gli uomini incontrati negli anni…
    Da mio padre ai miei fidanzati adolescenti, tu saresti stato colui il quale mi avrebbe fatto sentire viva!!!
    E mentre sono a piedi nudi sul tappeto ad osservare l’oscurità che avvolge DC oltre la finestra, mi fascio in una coperta, cercando di soffocare I miei singhiozzi di dolore, ripensando all’ultima volta che abbiamo fatto l’amore, il giorno prima di partire per il Canada.
     
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    Tre mesi dopo la morte di Hailey
    E come se non bastasse, mi rendo conto di essere sempre più azzardata!
    E soprattutto, sto passando da un letto ad un altro, ritrovandomi sempre più vuota e sola, incappando in mosse nelle quali mai avrei voluto incappare.
    E ogni volta che metto a repentaglio la mia vita, mi accorgo che Hotch non c’è…
    Non è lì con me!
    E questo mi fa sprofondare in un baratro sempre più profondo.
    Ho fatto cose …
    Onestamente…
    Che potevo tranquillamente evitare…
    Ma non sai mai come reagisce la mente umana.
    Ognuno di noi ha un proprio metodo per proteggersi… per evitare di soffrire ancora.
    C’è chi si dedica alle arti
    Chi si lancia da aerei senza paracadute
    Chi scala pareti di ghiaccio
    Chi si isola
    Chi si chiude in se stesso
    Chi sfida la sorte armata di una pistola
    E chi… come me…
    s’infila nel letto di sconosciuti!
    È più facile!
    Poche parole!
    E al mattino non c’è mai imbarazzo… dato che mi dileguo prima che lo stallone di turno si svegli. Ultimamente, però… non erano sconosciuti.
    E così, dopo aver sentito le lamiere contorcersi intorno a me, aver subito un trauma cranico, la notte sono sgattaiolata in camera di Morgan, a dare libero sfogo all’adrenalina accumulata.
    Dopo aver osservato da vicino la canna di un fucile, su un tetto di San Francisco, mi sono infilata nel letto di Mick, profiler di un altro team.
    Ma prima o poi, dobbiamo fare i conti con noi stessi…
    Ed è così che mi sono ritrovata tra le braccia di Rossi, dopo che avevano sparato all’auto su cui viaggiavo con Derek.
    Mi sono detta che tanto a Rossi, interessa solo una cosa di una donna, e che non avrebbe richiamato il mattino dopo, come invece avevano fatto Morgan e Mick.
    Decido di avvicinarlo al rientro a DC.
    M’invita da lui a bere qualcosa
    E mi ritrovo a casa sua, a osservarlo mentre prepara i piatti e le birre per la pizza, e quando si siede al mio fianco sul divano, mi siedo sulle sue gambe ed inizio a baciarlo con ardore.
    Sento la sua barba pizzicarmi la pelle delicata
    Sento le sue mani salire lungo la schiena
    Afferrarmi le braccia ed allontanarmi.
    “io non lascio che tu continui a farti del male! È ora che la pianti di sfogare il tuo vuoto colmandolo con rapporti passeggeri con chiunque, poiché ti stai facendo del male, e lo stai facendo anche a lui”
    Uno schiaffo!
    Un sonoro schiaffo atterra sul viso di David che non si scompone, e mi afferra i polsi.
    Mi lancio contro di lui, catturo le sue labbra con le mie, invado la sua bocca con la mia lingua e sento che molla la presa dai polsi, sento che cede alle mie lusinghe e risponde al mio bacio.
    Libero le mie mani e le porto immediatamente alla sua cintura, e mentre lo bacio ancora slaccio la cintura.
    “no! Emily! Non posso!”
    “non posso farti questo! Non posso farlo a me stesso e non posso farlo ad Aaron”
    Ti guardo
    Il mio sguardo è incarognito.
    La mascella è rigida, i denti serrati.
    Mi alzo dalle gambe di David, lo schiaffeggio, lo insulto!
    Gli dico che non è un vero uomo, che è vecchio ormai, che non riesce a soddisfare una donna, che lo smerderò con le donne dell’FBI, la sua reputazione da Stallone Italiano è finita.
    Mi guarda restando in piedi davanti al divano, mentre raccolgo le mie cose ed esco da casa sua sbattendo la porta!
    Lo sento che mi chiama
    Lo sento dire che ho bisogno di aiuto
    Lo sento ripetere che se continuo a farmi del male, farò del male anche a lui.
    Lascio casa di Dave di corsa
    Sono furiosa!
    Sento la tensione salire sulle braccia
    Vorrei stritolare qualcosa, prendere a calci qualcuno.
    Entro nel parco che dista poco da casa di David.
    Cerco di calmarmi
    Respiro a fondo mentre cammino nell’oscurità
    Il parco è popolato solo da proprietari di cani, che assolvono l’ultima passeggiata giornaliera del loro amico a 4 zampe.
    Mi siedo su una panchina ed estraggo dalla borsa un pacchetto di sigarette.
    Cerco di accenderne una quando l’accendino decide di non funzionare più!
    Scaravento con rabbia sigaretta ed accendino prima di affondare il viso tra le mani, e concentrare tutta me stessa per trattenere le lacrime.
    So… ne sono certa… che se cedo alle lacrime è finita!
    Potrei piangere per giorni senza fermarmi.
    Sento la tensione scivolare via, lentamente, per poi tornare violentemente quando rivedo Dave che mi allontana!
    Mi rifiuta!
    Come mi ha rifiutato Aaron.
    Sento un tepore selle spalle, e lottando con le lacrime alzo appena il viso dalle mani, per guardare cosa accade.
    Dave, mi ha coperto le spalle con una coperta e mi sta abbracciando.
    Rifugio il mio viso sulla sua spalla e piango.
    Lo sento che mi coccola, mi accarezza la schiena e mi dice di dare libero sfogo alle mie lacrime.
    Di non preoccuparmi, che lui non mi lascerà sola mi aiuterà ad affrontare e superare questo momento.
    Mi sono evidentemente sbagliata!
    Rossi, vede ben oltre una notte di sesso in una donna.
    Mi lascio accompagnare a casa sua e in preda ad una crisi di pianto che sembra eterna, lascio libero sfogo a parole semigridate, strascicate, invase da lacrime.
    Sul divano, con la testa appoggiata alle gambe di Dave, mi addormento.
    Il mattino successivo mi sembra di aver aperto una cassaforte a testate.
    Dave, non è più vicino a me, e lentamente voglio sgattaiolare fuori di casa sua, un velo di vergogna m’invade quando ripenso a come l’ho adulato, alle avances che gli ho fatto.
    Potrei giocarmi la carriera, oltre a creare problemi alla carriera politica di mia madre.
    Cerco i miei stivali, quando alzo lo sguardo e vedo Dave, seduto al tavolo della colazione che mi guarda.
    “volevi andare via senza salutare?” mi domanda con tranquillità.
    “Dave… scusa… io…” abbozzo
    “Emily! Hai un problema!” mi dice con calma
    “Vedi Em, tu sei convinta che Hotch non ti ami più. Hotch ha passato le pene dell’inferno negli ultimi sei mesi, e tu con lui. Ma invece di farvi unire da questa situazione, vi siete allontanati. Quando sarebbe bastato parlarvi. Lui dava per scontato che non avresti mai accettato un uomo ferito, nell’orgoglio e nel corpo. Hotch ha perso per un periodo la supremazia come maschio Alfa, e ha dato per scontato che tu lo avresti accantonato per questo. Non lo avresti più accettato.
    Adesso che ha ripreso le redini della sua vita, almeno un po’… vorrebbe riavvicinarsi a te, ma teme che con Jake in casa, sia un’impresa quasi impossibile.”
    “ ma io lo amo… a me non frega niente che abbia delle cicatrici sul corpo o che non fosse più il capo dell’unità” dico tra le lacrime.
    “Emily! Ti rendi conto che il metodo che hai adottato per colmare il vuoto di Aaron potrebbe farti del male? Seriamente? I rapporti sessuali occasionali, usati come palliativo per una vita affettiva ti stanno rovinando” aggiunse
    “Da che pulpito” lo addito subito
    “hai ragione” mi risponde
    “è per questo motivo che ho deciso di diventare monogamo, e mi sono innamorato seriamente e ti posso dire che stavolta è quella giusta”
    “bhè, mi fa piacere per te” rispondo anche un po’ spazientita
    “emily… piantala di fare la sostenuta! Parla con Aaron, sistemate questa faccenda! Se dovete stare lontani, fatelo in modo decente, senza distruggervi. Emily, passare da un letto ad un altro non è la soluzione, né per te, né per lui” mi dice Dave, avvicinandosi.
    Mi abbraccia e mi bacia sulla fronte,
    “Mi dispiace Dave… non volevo baciarti… cioè… volevo baciarti, ma…” cerco di giustificarmi.
    Dave, mi stringe più forte, “shsshhh” mi sussurra nell’orecchio, mentre alla porta suonano.
    “Ecco la mia ragazza, ci porta la colazione” mi dice entusiasta.
    Sono imbarazzatissima di guardare in faccia la donna che David mi ha appena confessato di amare, mentre solo qualche ora fa, io cercavo di portarmelo a letto in questa stessa stanza.
    Il mio imbarazzo aumenta, quando vedo alla porta JJ con Henry, il quale salta in braccio a Dave,
    chiamandolo “Zio”
    non so cosa dire, e il mio sorriso dev’essere tutt’altro che naturale quando JJ si dirige verso di me per abbracciarmi.
    Non so che dire
    Non so che fare
    Sto andando nel panico
    Ho cercato di portarmi a letto l’uomo della mia migliore amica
    Sento JJ che mi abbraccia e mi dice sottovoce, mentre David ed Henry si allontanano
    “sono stata io a dire a Dave d’invitarti a bere qualcosa, e sapevo che ci avresti provato con lui. Vedi Emily, qualcuno doveva fermarti. Io non sono un profiler, ma sono una donna e sono tua amica. Non potevi colmare il vuoto lasciato da Aaron con storie senza senso.” Mi dice con tono amichevole
    “non mi odi?” le chiedo
    “affatto! È un gran baciatore… vero?” mi dice facendo l’occhiolino.
    Ho capito il suo intento… non mi odia, Dave e JJ mi vogliono bene, hanno cercato di salvarmi.
     
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    Ultimo capitolo
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    Sei mesi dopo la morte di Hailey
    Tre mesi dopo averci provato con David

    È passato quasi un anno da quando stavamo insieme, e se per un po’ le cose sono andate male, adesso iniziano a migliorare.
    La mania di gettarmi in mezzo al pericolo, non mi è passata, ma quantomeno riesco a lavorarti affianco, a respirare il tuo profumo, a nuotare nel tuo sguardo senza stare male, senza impazzire di dolore.
    Non abbiamo mai parlato
    Non abbiamo parlato in realtà di cosa ci è accaduto.
    Abbiamo sempre dignitosamente evitato l’argomento.
    So da Dave che anche tu sei stato male.
    Ci siamo fatti dell’ulteriore male… inutilmente.
    Questo caso, mi spaventa un po’…
    Il mondo degli scambisti è strano… è strano perché non lo conosco…
    Ma devo provare a far scorrere l’adrenalina nelle mie vene, quindi sgancio la mia pistola e ti dico:
    “allora, ci servirà un diversivo”
    Sento ansia e preoccupazione nella tua voce quando mi chiedi cosa sto facendo, mi concedi da fare da esca, ma il tuo sguardo è cupo.
    Mi addentro nel bar, la musica mi stordisce, le luci mi confondono.
    Sono sola, benché circondata dai miei colleghi
    Sono senza il giubbotto di Kevlar e se l’SI perdesse le staffe, avrei ben poche possibilità di uscire dal bar con le mie gambe
    Sento l’adrenalina scorrere nelle mie vene,
    sento l’eccitazione del rischio attanagliarmi la bocca dello stomaco.
    Lo avvicino…
    È facile
    È come qualche mese fa, quando abbordavo uomini a caso per colmare il vuoto con il sesso…
    Stavolta il mio sorriso è nervoso, non voglioso…
    I miei occhi cercano un porto sicuro in Hotch, che mi osserva da poco lontano.
    Lo vedo che poggia la mano sulla pistola, i suoi occhi li sento stabili su di me.
    Fila tutto liscio…
    Ma faccio un errore
    Il mio fidanzato…
    Dichiaro di essere andata ai party per scambisti con il mio fidanzato, ma l’SI sceglieva sempre solo mariti per la moglie.
    Osservo il SI negli occhi, lo vedo infilare la mano sotto la giacca…
    Sento la SWAT muoversi ed entrare nel locale, quando fissando negli occhi l’assassino, gli sparo attraverso la borsa.
    Vedo i suoi occhi comprendere cos’è accaduto
    Vedo il suo corpo accasciarsi davanti a me
    Mentre Aaron corre nella mia direzione.
    È Morgan a chiedermi se sto bene, se tutto è ok… Aaron è impegnato!
    Sento l’adrenalina fluire ed abbandonare lentamente il mio corpo
    Sono iperattiva…
    Ho bisogno di un bagno caldo che mi calmi i nervi
    Ho bisogno di una tisana di melissa e di candele ai fiori d’arancio
    Mi allontano dalla scena quasi attonita.
    David mi accompagna in hotel, mi rassicura che andrà tutto bene
    Mi manca in questa occasione JJ.
    Ho fatto un bagno lungo un’ora, ho ascoltato musica dal canale di musica classica, ho chiuso gli occhi, ma il viso di James mi torna davanti agli occhi, prima arrabbiato, e poi morente mentre m’implora di dire alla moglie…
    Già…
    E allora mi alzo di scatto, mi metto seduta…
    Piango
    Un singhiozzo è troppo alto, ma non m’interessa, sono le 3 del mattino, tutti dormono.
    Sento bussare delicatamente alla porta…
    Non so chi sia…
    Non ho voglia di aprire
    Non voglio vedere nessuno
    Non voglio che Dave mi venga a consolare ancora una volta…
    Non voglio che Morgan si senta in obbligo di starmi vicino, perché siamo finiti a letto una volta…
    “emily!” sento chiamare dalla porta
    Riconosco la sua voce
    La riconoscerei dopo secoli che non la sento
    La riconoscerei in mezzo alla folla
    “lo so che sei sveglia… Emily… aprimi”
    Apro piano la porta
    E lo vedo sgattaiolare dentro.
    Mi allontano da lui…
    Ma dovrei allontanare lui da me.
    Metterlo fuori dalla mia stanza.
    Invece, senza dire una parola, mi abbraccia e io inizio a piangere
    Non mi trattengo
    Non mi limito
    Piango le lacrime che non ho pianto in questi mesi.
    E sento anche lui che singhiozza.
    “Mi manchi! Emily!” mi dice
    Ci siamo addormentati abbracciati e mi sono svegliata inebriata dal suo profumo.
    Finalmente, dopo quasi un anno, lo guardo in viso senza limitazioni imposte dal lavoro, dal dolore o dagli SI.
    Lo guardo e lo bacio profondamente
    Come se fosse la prima volta che lo bacio
    Come se fosse l’ultima volta che lo bacio.
    Ci dobbiamo alzare, dobbiamo tornare a DC.
    Prima di uscire dalla stanza, lo trattengo e lo bacio ancora, e ancora…
    Ma non è tutto risolto!
    dobbiamo parlare, capire cosa ci ha allontanato, cosa ci ha tenuti lontano un anno, ed affrontarlo.
    Oggi, più di prima dobbiamo parlare
    Poiché c’è un bambino a casa che mi chiama “zia” Emily
     
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