Ricordalo Sempre

Elisy

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  1. Elisy
     
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    Titolo: Ricordalo Sempre
    Autore: Elisy
    Rating: Verde
    Avvertimenti: Oneshot, OOC
    Personaggi/coppia: Emily Prentiss/Aaron Hotchner (Hotly), riferimenti al team.
    Categoria: Drammatico e Romantico (spero)
    Disclaimer: I personaggi non mi appartengono (tranne quelli da me inventati), sono di Jeff Davis. Criminal Minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro.
    Note:
    ho sentito dire che Hotch sarà attratto da una sua ex studentessa e naturalmente non potevo rimanere a guardare. Il nome l'ho inventato io.

    Dedicata: alla mia super Scheggia ♥ ♥
    Mi scuso per gli errori.




    Ricordalo Sempre





    Si erano recati a New York per un nuovo caso. L’S.I. uccideva donne alte all’incirca un metro e settantacinque, capelli corvini, occhi marroni e di bell’aspetto. Tutte donne in carriera, donne che vivevano una “vita da favola”.
    Dei testimoni lo avevano riconosciuto ed era così iniziata la caccia all’uomo. Le “sostituiva” con la ex moglie con cui aveva divorziato sei mesi prima e a cui erano stati affidati i due figli, i gemelli Stacey e Tommy.
    Le rapiva tenendole prigioniere per quattro giorni, violentandole ripetutamente, legandole e picchiandole se non avessero assecondato il suo volere. Le finiva sparando loro un colpo allo stomaco e le lasciava morire agonizzanti. Si liberava dei corpi gettandogli in angoli remoti della città come se fossero spazzatura.
    Per studiare il caso il team poteva usufruire di un ufficio messo a loro disposizione dalla sede dell’FBI del luogo. Collaboravano con l’agente Amanda Turner, una donna di bell’aspetto. Capelli color dell’oro che scendevano dritti sulle spalle, occhi di un intenso azzurro cielo, un fisico da sballo e alta circa un metro e ottanta. Ma non solo era bella fisicamente ma anche dannatamente in gamba: non per niente era stata una ex studentessa di Aaron Hotchner.
    Era contento di lavorare con lei, era stata un’ottima allieva ed ora era un’ottima agente. Aaron Hotchner non era di certo il tipo da scomporsi di fronte a una donna ma trovava Amanda dannatamente sexy, si sentiva attratto fisicamente da lei ma era sicuro di non provare altro. Il suo cuore infatti era già occupato da qualcun altro. Solo Rossi aveva capito come stavano realmente le cose.
    “Ci sono novità?” chiese il capo della BAU rivolgendosi ad Emily entrando nell’ufficio.
    “No” rispose lei. “Lo prendi un caffè con me?” domandò con lo sguardo da cucciolo.
    “Aaron” chiamò una voce affacciandosi alla porta. “Il caffè ci aspetta.”
    “Scusami” disse rivolgendosi ad Emily. “Sono già impegnato…”
    Ma non riuscì a terminare la frase perché Prentiss lo interruppe. “…con l’agente Turner” sentenziò marcando sul cognome dell’altra. “E’ meglio che tu vada o arriverai in ritardo” lo prese in giro.
    Hotch dispiaciuto guardò la collega e poi raggiunse Amanda.
    Prentiss era seccata dalle attenzioni che il supervisore rivolgeva a quella. Vederli parlare dei vecchi tempi, ridere e lavorare continuamente insieme la rendeva gelosa.




    “Allora Professore” scherzò lei. “Esce con qualcuno?” indagò sorseggiando il caffè.
    “Sei sempre la solita sfrontata” asserì lui ridendo. “Comunque no, non esco con nessuno.”
    “Allora se ti va, potremmo uscire insieme” propose. “Una volta concluso il caso, si intende.”
    “Amanda… tu sei…” provò. “Una donna davvero brillante e bellissima, sarei un pazzo a non ammetterlo, ma in questo momento…”
    La bionda fu più veloce a terminare la frase. “Hai altro per la testa!”
    “Si” sibilò.
    “E questo altro come si chiama?” continuò curiosa.
    “Ma dai! Non è detto che questo altro sia una donna” cercò di svincolarsi da quel discorso.
    “Andiamo Hotch, ti ho visto! Vedo come la guardi. Ti preoccupi per lei e prima eri dispiaciuto quando hai rifiutato il suo invito” lo stupì. “Perché non le chiedi di uscire?”
    Il profiler si arrese all’evidenza e si liberò di un peso. “Sai… Ne ho passate tante negli ultimi due anni ed Emily mi è sempre stata accanto. Sono passati tre mesi dal suo ritorno.”
    “Ritorno…” ripetè lei non capendo.
    “Si, ha vissuto sette mesi in clandestinità. Un terrorista è riapparso dal suo passato. Voleva vendicarsi, uccidendola. Per non farci rischiare la vita è andata ad affrontarlo da sola e…” un magone lo prese alla gola.
    “E che cosa?” lo incoraggiò lei.
    “Durante una colluttazione le ha conficcato un paletto di legno nello stomaco” ricordò lui. “Morgan l’ha trovata nel seminterrato di un vecchio magazzino. Ian Doyle è riuscito a scappare.”
    “Per Ian Doyle, intendi il terrorista europeo?” domandò sempre più incuriosita lei.
    “Si. I medici hanno dovuto farle una trasfusione perché aveva perso troppo sangue riuscendo a stabilizzarla” pronunciò con gli occhi lucidi. “Visto che Doyle ci è scappato e lei era in coma farmacologico ho preso una decisione.”
    “Che decisione?”
    “Ho deciso di farla espatriare mandandola in una clinica di riabilitazione a Bethesda. JJ ha comunicato al team che non era sopravissuta all’operazione” continuò.
    L’agente Turner ascoltava in silenzio.
    “Ho fatto inscenare un finto funerale e non appena potevo andavo a farle visita alla clinica” deglutì ripensando a quella situazione critica. “Poi, una volta che si è ripresa, è stata mandata a Parigi dove ha incontrato JJ che le ha fornito delle nuove identità.”
    Amanda era senza parole.
    “Sai perché ha fatto tutto questo?” domandò alla sua ex studentessa.
    “No” rispose lei titubante.

    “Doyle aveva un figlio. Emily si era affezionata moltissimo a lui e per proteggerlo ha inscenato la sua morte. In tutti questi anni non gli ha mai fatto mancare nulla: scuola privata, villetta vicino a Washington, ha scelto il meglio per lui, garantendogli un futuro” sputò lui tutto d’un fiato. “Tre mesi fa la vera madre del bambino l’ha rapito con l’aiuto di Lachlan McDermott, un altro terrorista europeo. Emily è tornata a Washington e per me e JJ è arrivato il momento di dire la verità.”
    “Oh Santo Cielo” impreco la bionda. “E poi?”
    “Durante una sparatoria Doyle, la madre del bambino e McDermott sono morti. Ora il piccolo vive con un ex collega di Emily. E’ stata dura ma siamo riusciti a riportarla a casa” ammise mentre una lacrima gli solcava il viso.
    “Mi dispiace Aaron” disse lei per rincuorarlo, accarezzandogli il viso.
    Improvvisamente Emily si presentò al bar. Quella scena equivaleva ad un colpo al cuore.
    “Scusate” esordì mentre i due agenti si ricomponevano. “Brown è stato avvistato, due poliziotti hanno provato a fermarlo ma è riuscito a scappare.” Fulminando con lo sguardo Amanda e senza salutare se ne andò.
    “Emily” provò a chiamarla il profiler.
    Turner rise di gusto.
    “Perché ridi?” domandò allibito il supervisore.
    “Perchè è gelosa.”
    “Dai, non scherzare” la riprese. “Non ho possibilità con lei.”
    “Non sto scherzando! E’ gelosa e si vede lontano un chilometro. Andiamo, torniamo in ufficio.”



    Rupert Brown era riuscito a sfuggire, sembrava sparito dalla circolazione.
    La sera calò velocemente su New York tanto che in gruppo il team decise di andare a cena. Anche Amanda si unì a loro invitata dal suo ex professore. Durante la cena era filato tutto liscio nonostante le continue frecciatine che Prentiss impartiva a Turner. Mentre la bionda raccontava l’ennesimo episodio del periodo passato come studentessa di Hotch Emily decise di andarsene. Nessuno dei colleghi riuscì a farle cambiare idea.
    “Perdonala” asserì Morgan rivolgendosi ad Amanda. “Avrà il ciclo” ci scherzò su.
    Emily piuttosto di rimanere incollata a quel tavolo dovendo subire la presenza di quella gallina pensò di rimettersi sotto con il caso. Stava per arrivare all’ufficio quando nel marciapiede di fronte riconobbe Rupert Brown. Senza farsi vedere e stando molto attenta lo seguì. Mentre l'uomo si fermò dal tabaccaio la mora mandò un sms a Rossi informandolo. Dopo gli acquisti Brown riprese il suo giro mentre Prentiss, più sicura che mai, gli stava alle costole.
    Brown sparì nell’oscurità di un vicolo. La donna impugnando la sua glock si addentrò in quell’incubo mentre lui, arrivatole alle spalle la colpì con il calcio della pistola.
    Prese l’arma, la infilò nel suo giaccone e si caricò la bella agente sulle spalle per portarla al suo nascondiglio.



    Il team non aveva più avuto notizie da Prentiss e nonostante non lo dessero a vedere erano molto preoccupati.
    “Cazzo! Garcia quanto ci vuole a rintracciare il GPS?” domandò furibondo il capo della BAU.
    “Sto facendo del mio meglio” sussurrò mentre cercava di rintracciare il segnale del cellulare dell’amica.
    “Non mi interessa se stai facendo del tuo meglio. Potrebbe essere in pericolo” urlò sbattendo i pugni contro la scrivania dell’ufficio alla sede dell’FBI.
    “Eccolo” urlò euforica. “70 West 45th Street, Midtown, New York.”
    “Grazie bambolina” proferì Morgan.
    “Andiamo!” sentenziò Hotch.



    Nel frattempo all’indirizzo che Garcia aveva appena dato ai colleghi Emily si era ripresa. Era stesa in un letto con mani e piedi legati. Il buio avvolgeva la stanza non riuscendo a vedere oltre il suo naso. Brown la raggiunse ed accese la luce.
    “Ho controllato le tue cose. Sarà ancora più divertente con un agente dell’FBI” sorrise all’idea. “Sei bellissima” ammise sfiorandole la guancia.
    “Non toccarmi schifoso” imprecò lei.
    “Allora sei un tipo tosto” ironizzò. “Sarai mia.” Provò a baciarla ma la donna gli sputò addosso.
    L’uomo sentendosi rifiutato le stampò un ceffone sulla guancia destra. Emily non gli avrebbe permesso di violentarla. Cercò di opporsi con tutte le sue forze tanto da far incazzare l’S.I. che decise di darle una lezione.
    La prese per i polsi scaraventandola a terra. Adirato le mollò una serie di calci urlandole “Sei contenta ora?” Prendendola per il collo l’attaccò al muro e la colpì in pieno viso. Il naso iniziò a sanguinarle e una volta sfogato la gettò a terra.
    In lontananza sentì le sirene della polizia, si affacciò alla finestra e vide squadre SWAT, SUV e poliziotti circondare l’edificio.
    Rupert si catapultò fuori dalla camera da letto tornandoci poco dopo impugnando una pistola.
    A sangue freddo sparò un colpo in pieno addome ad Emily che rimase stesa sul pavimento, agonizzante.

    Dopo aver sentito lo sparo tutti gli agenti fecero irruzione. Morgan, Reid e due uomini della SWAT acciuffarono l’S.I. mentre cercava di scappare dal retro. Rossi e JJ erano indaffarati a tenere a bada i giornalisti. Hotch entrò nell’abitazione in preda al panico. Controllò le varie stanze fino a raggiungere la camera da letto.
    La vide stesa a terra, mentre con le mani cercava di fermare l’emorragia. “Chiamate un’ambulanza, serve un medico!” ordinò ai poliziotti presenti e si inginocchiò di fianco a lei.
    “Emily” cercò di tamponarle la ferita. “Sono Hotch, sono qui.”
    “Hotch” sussurrò lei.
    “Emily, non parlare. Non affaticarti.”
    “Aaron” continuò a chiamarlo mentre delle gocce di sangue le uscivano dalla bocca.
    “Dove cazzo è l’ambulanza?” urlò contro Amanda. “Emily, andrà tutto bene!” riprese.
    “Sai che non è così…” lo provocò.
    “Rimani con me, rimani con me!”
    “Sono felice che ci sia tu qui” ammise. “Ho freddo…”
    “Non lasciarmi, resta con me!” gridò spaventato.
    Amanda era davvero dispiaciuta e continuava a chiedere notizie dell’ambulanza mentre questa non si vedeva arrivare.
    “Devo dirti una cosa, devo farlo prima che sia troppo tardi.”
    “Ci penserai dopo, quando starai meglio” sentenziò lui.
    “No, devo farlo ora” decise afferrando le mani insanguinate dell’uomo staccandole dalla sua lesione.
    “Ma Emi…”
    “Shhh” lo ammonì. “Ti amo Aaron, ricordalo sempre!” furono le ultime cinque parole che pronunciò per dirgli addio.
    “Emily, Emily!” la supplicò piangendo. “Non puoi lasciarmi!” strillò. “Emily!”
    Nessuna risposta.
    “Hotch” provò ad avvicinarsi l’agente Turner, ma venne brutalmente scansata.
    “Emily, ti amo anch’io” tuonò come un fulmine a ciel sereno. “Ricordalo sempre!”
    Aaron Hotchner non potè fare altro che rimpiangere il tempo perso con la donna che amava, maledirsi per non averle confessato prima i suoi sentimenti, abbracciarla tenendola stretta e versare lacrime amare per il suo amore perduto mentre i colleghi si univano intorno a lui, tutti in preda alla disperazione.



    Se due persone che si amano lasciano che un solo istante s'insinui fra loro,
    quell'istante si dilata, cresce,
    diventa un mese,
    un anno,
    un secolo.
    Diventa troppo tardi.

    -Jean Giraudoux-
     
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  2. Emily27
     
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    Oddio... ero convinta che Emily si salvasse... dovevi dirmelo che servivano i fazzolettini... :cry: :cry: :cry: ma non per questo la tua oneshot mi è piaciuta di meno, anzi, questo finale la rende ancora più bella, più toccante. La citazione finale è supenda, la sensazione del "troppo tardi" è dolorosa, quella che prova Aaron rimpiangendo il tempo perso con Emily, con l'impossibilità di tornare indietro. Mi hai nuovamente regalato emozioni, bravissima!! :wub:
     
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  3. Elisy
     
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    Ohhh, me si è sciolta blush
    Grazie mille, davvero! :D
     
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  4. sangue_scarlatto
     
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    Eccomi Tesoro mio, grazie infinite per la dedica, me occhietti a cuore, tutta rossa e colma di gioia!
    Amo alla follia questa storia. Mi piace immaginare che il loro amore sia talmente forte da non infrangersi neanche a distanza, le parole più importanti le hanno pronunciate, dico le hanno perché Emily è morta realmente Hotch è morto interiormente. Magari quell'amore così desiderato, pronunciato e perduto non è terminato... Forse potranno incontrarsi nuovamente. Credo che tutto accada per un motivo e forse quel motivo era per Hotch scoprire il vero amore sfiorandolo soltanto.
     
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  5. Elisy
     
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    Io sono senza parole!
    Sono contenta che ti sia piaciuta e tu sai perchè =)
    Emily è morta realmente Hotch è morto interiormente. Magari quell'amore così desiderato, pronunciato e perduto non è terminato... Forse potranno incontrarsi nuovamente. Credo che tutto accada per un motivo e forse quel motivo era per Hotch scoprire il vero amore sfiorandolo soltanto.
    Penso che con queste parole tu abbia detto tutto, hai afferrato il punto!
    Grazie milleosi tesorino bello <3 mf_cupidhit
     
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4 replies since 26/10/2011, 19:40   195 views
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