LOST IN AN EVERLASTING LOVE

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  1. fra235
     
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    AUTOR: fra235
    TITLE: LOST IN AN EVERLASTING LOVE
    RATING: T
    CATEGORIA: Romance/ friendship
    WARNING: /
    PAIRING: Hotch/Prentiss/Rossi
    SPOILERS: Season 7
    DISCLAIMER: Criminal Minds is not mine. (unluckily)


    <<quando si è innamorati, si comincia sempre ingannando sé stessi e si finisce sempre ingannando gli altri.>>
    Oscar Wilde

    “non rimani un po’ qui con me?” disse Hotch osservando la bella bruna girare per la camera d’albergo raccogliendo i suoi vestiti.
    “Mi dispiace! Sai come funziona! Sono in pausa pranzo! Devo tornare in ufficio!” rispose la ragazza dirigendosi nel bagno e regolando la temperatura della doccia.
    Abbracciandola da dietro, Hotch iniziò a baciarle il collo, facendole perdere la ragione per qualche secondo, prima di spingerlo fuori dal bagno, intimandolo ridendo di non entrare.
    “Anche tu devi tornare in ufficio! Come le giustifichi le tue lunghe pause pranzo con i tuoi colleghi?” aggiunse la donna prima di chiudere la porta del bagno.
    “I miei colleghi, me li rigiro come voglio!” disse tra se e se l’uomo, mentre cercava disperatamente i calzini sotto il letto.


    Il capo dell’unità giunse in ufficio dopo la pausa pranzo, ed attraversando il bullpen raggiunse velocemente il suo ufficio, grugnendo un saluto al suo team che era radunato intorno alla scrivania che un tempo era stata di Prentiss.
    Non aveva ancora tolto la giacca che Dave entrò nel suo ufficio, e come suo solito si sedette in una delle sedie davanti alla scrivania, mentre Hotch era impegnato a catalogare alcune comunicazioni cartacee che erano arrivate in sua assenza.
    “Hai avuto un buon pranzo? Sei andato in quel nuovo ristorantino Greco all’angolo tra la terza e la quarta?” disse in modo quasi distratto Dave.
    “mangiato benissimo! Grazie Dave per il consiglio! Beth ne è rimasta davvero estasiata. Lei adora la cucina Sud Europea” disse Hotch, mentre continuava a visionare la carta sulla sua scrivania.
    “davvero? Mi fa piacere di essere stato d’aiuto!” aggiunse il vecchio profiler con nonchalance
    Dave si alzò dalla sedia, e si apprestò ad uscire dal suo ufficio, mentre Hotch tirava internamente un sospiro di sollievo, sicuro di aver esaudito la curiosità del suo amico.
    “dimenticavo…” disse improvvisamente Dave tornando con passo deciso verso la scrivania del suo amico/Collega.
    “Beth è stata qui, mentre tu eri a pranzo con LEI al ristorante Greco.” Un silenzio irreale scese nella stanza. Nonostante i 28°C l’ambiente era glaciale. Hotch osservò l’amico con occhi sgranati e la bocca semi aperta, quasi a cercare le parole giuste per giustificare ciò che era appena accaduto.
    “Era passata a salutarti prima di partire per la mostra di arte Rinascimentale a NY” aggiunse il vecchio profiler
    “E’ un bene che io l’abbia intercettata, e le abbia detto che eri in riunione con la Strauss, prima che Reid dicesse che eri al ristorante con lei”
    Hotch non muoveva un muscolo
    Non batteva le palpebre
    Aveva quasi timore di respirare
    Cos’avrebbe raccontato al suo amico?
    <<“I miei colleghi, me li rigiro come voglio!”>> un cazzo!!!
    “Amico! Io non so cosa tu stia combinando, ma ti do un consiglio. Non portare avanti un rapporto, se poi la tradisci, credi al vecchio!
    Parlo per esperienza!
    E secondo: se tradisci la tua donna, attenzione al rossetto sul colletto e al profumo di Chanel N°5. Non ti si addicono proprio!” disse l’uomo uscendo dall’ufficio.
    Lasciando un allibito Hotch con i suoi pensieri.
    Una tempesta di pensieri attraversò la testa di Hocth.
    Solo in quel momento si rese conto di quanto rischioso fosse per il suo rapporto ciò che stava facendo.
    Beth era stata importante per lui. Era stata il suo vero primo rapporto dopo la morte di Haley.
    Era importante e le voleva bene, ma non poteva dire di amarla.
    E ben sapeva quali erano i sentimenti di Beth nei suoi confronti, quindi sapeva che tradirla l’avrebbe fatta soffrire.
    Ma quando aveva visto lei, tutti i pensieri logici erano finiti nel cestino.
    Con lei, adesso, non riusciva a ragionare, a rimanere lucido.
    Si alzò di scatto, seguendo l’amico nel suo ufficio.
    “Tu non capisci! Tu non sai cosa sto passando io! Tu non sai con chi ero in pausa pranzo” disse Hotch
    Non era arrabbiato, ma era sulla difensiva.
    Il suo collega, il suo amico aveva scoperto (e lo aveva coperto).
    Sapeva di essere confuso, incasinato. Sapeva che avrebbe dovuto parlarne con qualcuno di cui si fidava, sapeva che avrebbe dovuto parlarne con Dave.
    “Dave….” Disse quasi come una richiesta di aiuto
    “siediti Aaron!” disse con calma Dave, chiudendo la porta alle loro spalle.
    I due, si guardarono a lungo, senza parlare!
    Dave voleva lasciare libero Aaron di iniziare da dove voleva…
    Aaron non sapeva da dove iniziare…
    Dopo qualche minuto di silenzio, Dave fece un profondo sospiro.
    “sai, dovrei essere proprio arrabbiato! Arrabbiato con Lei! È Tornata da Londra, e non è neanche venuta a salutare il suo vecchio collega!” disse lasciando la frase sospesa
    Aaron, che si stava guardando la punta delle scarpe, alzò lo sguardo.
    “Come fai a sapere che si tratta di Emily? Come fai a sapere che è tornata?” domandò in tono calmo. Poiché ormai, nulla più lo sorprendeva più del suo collega amico.
    Credeva di fregarlo, ma Dave era come un padre col figlio; sapeva già tutto ancor prima che Aaron ne fosse consapevole.
    “Beth è stata importante per te, ma solo perché Emily era una tua collega!
    I vostri sguardi, i vostri discorsi, il vostro incontrarvi in ufficio a parlare dopo un caso particolarmente duro… sono tutte cose normali!
    Ma era evidente che non era normale per voi.
    Dopo un’azione sul campo, chi era la prima persona di cui ti assicuravi la presenza? Chi cercavi con lo sguardo, quando avevi bisogno di una conferma? Da chi ti facevi accompagnare quando avevi bisogno di coraggio? Da Emily!
    Tu mi risponderai che non lo hai mai fatto con l’intento di ottenere qualcosa, né perché già qualcosa esisteva.
    Lo so!
    Vi siete accorti di tutto al matrimonio.
    Vi siete accorti che il cercarsi con lo sguardo, non era una prerogativa del lavoro, ma era un’abitudine, per assicurarsi che l’altro fosse a suo agio, che fosse felice, che stesse bene. Anche durante un party!
    Vi siete accorti di un sacco di cose…
    Dopo la sua partenza, ti sei nuovamente indurito nel carattere!
    Hai fatto un passo indietro.
    Sei tornato a ridere di rado, ad essere meno rilassato, più burbero sul lavoro.
    Fino ad un mese fa!
    Pensavo che avessi fatto un passo avanti con Beth, magari iniziando una convivenza.
    Mentre mi parlavi sempre meno di Beth, e sempre più di <<se Emily tornasse; di Emily ci si poteva fidare ciecamente…>>
    Ho capito che Emily era tornata nella tua vita…
    E poi tante piccole cose, come i capelli in disordine e la camicia stropicciata nel pomeriggio.
    Non è da te stare in disordine!
    Ma perché tradire Beth?”
    Disse tutto filato Dave
    Lasciando la stanza in un silenzio pesante
    Lasciando ad Aaron il compito di rispondere
    Non tanto per dare una risposta a lui, quanto per darla a se stesso.
    Un lungo silenzio seguì all’affermazione di Dave.
    Sospiri
    Sbuffi
    Aaron cercò di iniziare a palare diverse volte, prima d’interrompersi e ricercare nei suoi pensieri una risposta, una soluzione, un perché.
    Cercando di sistemare i suoi pensieri, i suoi tarli e trovare una soluzione.
    “vedi…
    Beth mi ha preso per mano e mi ha riportato nel mondo dei vivi, dopo la morte di Hailey.
    Hailey era la mia ragione di vita, nonostante il divorzio e le divergenze, è stato il mio grande amore, la persona che guardavo con ammirazione ed amore incondizionato.
    Prima del divorzio, aveva un altro.
    Poco prima che tu ti unissi alla squadra di nuovo!
    Lo avevo capito!
    E il pensiero di quel telefono che suonava, e restava muto sentendo la mia voce… mi fa ancora sanguinare il cuore.
    Ma io l’amavo…
    Lei aveva bisogno di una persona a cui appoggiarsi, e io non ero mai lì… e lei ha cercato altrove…
    Come biasimarla?
    Dopo il primo attacco di Foyet, dopo la sua fuga dal carcere, Emily mi è stata vicina. Mi ha dato quella spalla e quel supporto che io non stavo dando ad Hailey.
    Poi Hailey e Jack sono stati allontanati, dopo che Fayet mi aveva accoltellato, e noi passavamo il nostro tempo libero insieme.
    A parlare, a cercare di dare un senso a tutta sta storia
    Ma senza dare peso alla nostra storia.
    Una sera, poco tempo prima della morte di Hailey, ci baciammo.
    Ma io l’ho spinta via, dicendo che amavo mia moglie, che saremmo tornati insieme quando tutto questo sarebbe finito.”
    Un lungo silenzio seguì alle parole di Hotch
    Dave ascoltava l’amico in silenzio, senza giudicarlo o spingerlo a parlare.
    Voleva che Hocth si confrontasse con tutto questo. Voleva che Hocth capisse dov’era, chi era e cosa voleva.
    Poiché solo in questo modo avrebbe potuto capire cosa fare, e farlo nel migliore dei modi.
    Talvolta prendiamo decisioni, facciamo scelte o non le facciamo solo perché non pensiamo abbastanza alle nostre priorità. A volte scegliamo ciò che pensiamo sia giusto, o ciò che gli altri pensano sceglieremo. In pratica, scegliamo per soddisfare le aspettative altrui e non le nostre, auto convincendoci che è la scelta giusta.
    Basterebbe davvero fermarsi un secondo e pensare a noi stessi, per fare scelte per noi stessi.
    E avere il coraggio di farle!
    “Poi Haley è morta!” aggiunse in fine
    “Emily ed io, abbiamo avuto una sola notte di sesso.
    Sesso!
    Non abbiamo fatto l’amore!
    E’ stato sesso fine a se stesso.
    Sesso per alleviare lo stress.
    Non ti devo raccontare che ho passato un periodo bruttissimo, tu c’eri!
    E anche Emily!
    Sempre al mio fianco
    Negli ultimi mesi, prima della sua morte, mi stavo innamorando!
    Ma prima che io capissi ciò che ci stava accadendo, lei ha iniziato a scappare.
    Ad allontanarsi.
    Non mi telefonava più al di fuori dell’orario di lavoro.
    Non passava più da casa mia.
    A tal punto che Jack mi chiese se per caso non avesse fatto qualcosa di male.
    Ho poi scoperto, che ci amava a tal punto, che ci ha allontanato pur di non metterci in pericolo.
    Ma come spiegarlo ad un bambino di 5 anni, che ha già perso una madre poco tempo prima?
    Io ero pronto per amarla, ma lei no!
    Sappiamo entrambi cos’è accaduto dopo!
    Anche dopo il ritorno dalla morte, Emily era troppo fragile ed insicura per accettare una presenza al suo fianco. Gli sono stato vicino come potevo…
    E in ogni caso, io avevo iniziato a frequentare Beth, che mi ha aiutato a riprendere confidenza con i rapporti di coppia, con l’amare e l’essere amato.
    Questo è il merito di Beth.
    Di avermi mostrato la strada per essere di nuovo felice vicino ad una persona.
    Ma hai ragione!
    Cercavo sempre con lo sguardo Emily, la sfioravo se potevo….
    Per assicurarmi che fosse vera!
    Che non fosse frutto della mia immaginazione.
    Avevo bisogno di accertarmi continuamente che era Emily, e non un brutto scherzo del mio cervello.
    Al matrimonio, qualcosa è successo!
    Mentre ballavamo, eravamo solo noi due!
    Il mondo intorno a noi era scomparso.
    Non avevo più abbracciato Emily sin da prima della sua finta morte; e averla di nuovo tra le mie braccia, mi ha scatenato sentimenti che credevo non esistessero più, invece erano ancora presenti e forti.
    È triste ammettere che Beth è finita in secondo piano.
    Sono stato un egoista!
    Il lunedì dopo il matrimonio, ho passato la serata sul divano di Emily, a parlare.
    Emily è una donna forte, ma fragile allo stesso tempo.
    Aveva bisogno della mia amicizia, e io ho dichiarato il mio amore.
    Era troppo!
    Ha accettato il lavoro a Londra, ma anche lei si è accorta di amarmi e pur di stare con me, un mese fa ha accettato un lavoro nello staff di sua madre, qui a DC.
    Perché tradisco Beth?
    Non so!
    Forse perché Beth è la cosa più normale che mi sia accaduta, e non ci voglio rinunciare?
    Ma non sono sicuro che basti come motivazione!
    Ogni motivazione sul perché tradisco Beth è superflua.
    Semplicemente non dovrei tradirla.”

    Ormai le luci dell’openspace erano spente
    L’unica luce presente sul piano proveniva dall’ufficio di Dave.
    L’anziano profiler sorseggiò un po’ di scotch che nel frattempo era stato tirato fuori dal cassetto.
    Il silenzio era profondo, carico di sentimento, di pensieri, di dubbi; scandito solo dal ticchettio di un vecchio orologio.
    “credo che tu sappia cosa devi fare” disse in fine Dave
    “Già…” disse Aaron, mentre una lacrima sfuggiva al suo comando e iniziava a correre lungo la guancia.


    Erano circa le 5am, quando un insistente bussare svegliò Emily.
    “Aaron… che ci fai qui? Dov’è Jack? Cos’è successo?” chiese Emily preoccupata
    “Jack è con Jessica, e sono qui per dirti che ti amo, non posso amarti tenendoti dentro un cassetto e usandoti solo quando ne ho voglia.
    Voglio tutto!
    Voglio il pacco completo.
    Voglio alzarmi al mattino con te, voglio amare, sorridere, litigare se è necessario! Non voglio incontrarti in una stanza di Hotel mezz’ora e basta!” disse tutto d’un fiato prima di entrare nell’appartamento abbracciandola e travolgendola in un bacio passionale.
    “Cos’è accaduto?” chiese Emily, quando l’ossigeno era tornato a raggiungere il suo cervello dopo il bacio
    “Ho parlato con Dave, ho capito che stavo facendo del male a troppe persone. A Beth, a noi e anche a Jack.
    Ho guidato fino a NY, ho parlato con Beth.
    E dovevo vederti, prima che il sole sorgesse sul nostro giorno!”

    <<quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente, passa la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.>>
    (A. Camus “L'estate”)
     
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  2. Pur
     
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    "L'amore è un fumo che sorge dalla nebbia dei sospiri; se lo purifichi, è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti, se lo agiti, è un mare ingrossato dalle loro lacrime. E che altro può essere? Una pazzia discreta, un'amarezza che soffoca, e una tenerezza che alla fine ti salva" (SHAKESPEARE da:"Romeo e Giulietta")
     
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