8x19 - La pagherete in futuro

Il commento instantaneo che mi viene a caldo su questo episodio è: strano!
Stavo cercando di metabolizzare e capire, ma continua a rimbalzarmi in testa quella parola. Non in maniera negativa per carità, ma l'ho trovato davvero molto particolare sotto molti livelli e ti lascia dentro una sensazione...strana!
Ma andiamo con ordine. Bello l'accenno al cold case che diventa 'hot', per citare Garcia, con il ritrovamento del secondo corpo. Fondamentalmente è al 100% un'indagine di oggi, a cui però deve ricollegarsi un caso di 25 anni fa. Alla fine si vuole un po' mostrare che le cose non son così cambiate tra passato e futuro, come dice anche la citazione finale. E si vuole anche mostrare in un certo senso tutti gli strati nascosti della gente, come le apparenze ingannino, come tutti possono mostrare un atteggiamento impeccabile ma tener dentro ipocrisia, bugie e errori.
Più di tutti mi ha turbato la moglie dell'S.I. E mi son davvero sentita dentro lo sguardo che la madre di Wade le ha lanciato sul finale. È successo tutto per colpa sua, per la sua bugia da adolescente. Ha inconsapevolmente innescato un meccanismo mortale e inarrestabile. È un po' come se l'S.I. avesse impiantato una battaglia alle bugie e ipocrisie, solo per scoprire poi che proprio su una bugia ha impostato il tutto. Di lì anche, secondo me, la resa quasi instantanea che ha fatto. Come se gli avessero smontato tutto il castello che si era costruito e non aveva più ragioni e basi su cui perpetuare la sua azione. Oltre il fatto che comunque di testa non ci stava, e lo conferma con ciò che dice, sulla convinzione che l'infermità mentale lo salverà dal carcere.
Io, come sempre, non faccio che adorare il modo in cui lasciano piccoli segnali che dopo prendono senso. Segno di maestria nello sceneggiare. In particolare due momenti: il primo, il fatto che Rossi fissi quella bacheca a scuola mentre il preside parla, ma noi non sappiamo il motivo. Però poi alla fine, tutto si ricollega. E in secondo luogo, la moglie dell'S.I. non ha mai mostrato segni di disagio lasciati da una violenza sessuale, in particolare quando lui comincia a metterle le mani addosso. Mi stonava troppo questa cosa, una leggerezza non da loro. E infatti...BUM! Si è inventata tutto.
E poi avevo un senso di disagio assoluto all'inizio. Lo stesso disagio che provavano sicuramente loro nel vedersi tutta la città contro, diffidente nei confronti dell'FBI, ostile e quasi protetta da una barriera che non vuole far superare. Ottimo modo di trasmetterlo anche allo spettatore.
Bella l'analisi linguistica di Blake e Reid e assolutamente da segnalare ancora una volta il mitico Rossi, quando la reporter va via, che domanda se sia colpa del suo profumo. Amo Dave ogni episodio di più!