Memories

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  1. Forever with CRIME
     
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    AUTORE: Forever with CRIME
    RATING: arancione
    PERSONAGGI: tutti (eccetto Emily)




    PROLOGO:

    4 anni fa - UNLV università del Nevada psicologia

    Era normalissimo che lui fosse l'unico ad andarsene sempre con calma: non aveva nessuno che l'aspettava all'uscita dalla classe. Ma non in tutte le lezioni: ce n'era una in cui, alla fine, aspettava sempre una persona: Alisya. Lei era una ragazza di un anno più piccola, capelli neri lunghi, occhi verdi trifoglio che al sole divenivano verdi islam, con delle pagliuzze dorate. Era veramente bella.



    -La lezione è finita.. per domani studiate le ultime 20 pagine.

    Nello stesso istante in cui il professore di psicologia finì, ci fu un via vai degli studenti: chi metteva via i libri, chi parlava con i compagni, chi finiva di copiare gli appunti...comunque finivano e poi uscivano a gruppetti o a coppie per spostarsi nelle classi per la lezione successiva.

    Questa era la lezione che Reid preferiva di più: non per il professore, quello era veramente odioso: un vecchio di minimo 100 anni a gamba che non riusciva nemmeno a reggersi in piedi, ma perchè avrebbe visto Alisya. E quel giorno sarebbe stato a casa sua per aiutarla.

    Era molto felice per questo.

    Reid stava oltrepassando la porta quando una voce lo raggiunse.

    -Spencer! Spencer!- lui si voltò e si trovò davanti la sua amica.

    -Ciao Alisya.- era così bella quel giorno: portava un vestito beige fino al ginocchio con dei fiori blu e neri, i capelli raccolti con un fiore sul lato desto della testa.

    -Allora stasera vieni?

    -Oh, si...

    -Non saprò mai come ringraziarti per il tuo aiuto con il funzionalismo!

    -No, è abbastanza facile.. ci sono quei due tre elementi da capire e poi il gioco è fatto.

    Reid era rosso dalla vergogna.

    -Se non ci fossi tu...- lei lo abbracciò

    -Alisya!- lei si distaccò da Reid poichè una sua amica si stava avvicinando. Appena le arrivò vicino squadrò Reid, (facendo un risolino) e poi prese l'amica per un braccio -Abbiamo lezione subito! E dall'altra parte della scuola!!-

    Alisya parve ricordarsene solo in quel momento e allora l'amica la trascinò via.

    Mentre se ne stavano andando, poco prima di sparire dietro ad un angolo, Alisya si voltò e sorrise a Reid. Poi sparì.

    Lei era veramente bella, e lui ne era innamorato.





    Le 15:30. Alle 16:00 Spencer doveva essere a casa degli Mc Kreck per trovare Alisya e aiutarla con psicologia. Ma non gli interessava l'essere arrivato prima, perchè così avrebbe potuto parlare con Alisya e dirle...

    Bussò alla porta e un uomo gli si parò davanti

    -Buona sera signor...

    -Mc Kreck- dall'interno si sentì un urlo di dolore, poi l'uomo continuò

    -E' venuto in un momento un po' delicato.. se può ripassare in un altro momento..

    Reid rimase un po' di stucco

    -Io ero venuto qui...- poi una donna arrivò alle spalle dell'uomo: i suoi occhi erano rossi dal pianto

    -Buonasera- Spencer era sempre stato abituato a salutare per primo da sua madre

    -Buo..buonasera...- la voce continuava ad essere rotta dal pianto.

    -Cosa voleva?- l'uomo richiamò la sua attenzione.

    -Ah, si.. sono stato invitato da Alisya per ripassare....

    La donna ricominciò a piangere disperata. L'uomo l'abbracciò, poi si rivolse di nuovo al ragazzo.

    -Alisya... non è tornata a casa da scuola... è sparita nel nulla, senza lasciare nessun biglietto...

    Spencer rimase bloccato sulla porta.

    Alisya. Proprio lei. La sua amica. La ragazza a cui voleva dire che la amava.



    Alisya, dove sei?
     
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  2. Forever with CRIME
     
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    UN NUOVO CASO PER LA SQUADRA

    Lui era molto buono con loro: le aiutava quando LUI se ne andava: liberava loro i polsi da quelle orribili catene che lasciavano dei fregi su di loro.
    Le due ragazze si trovavano in una stanza non molto grande (ma nemmeno definirla piccola era giusto); una si trovava legata da un lato, accanto al vecchio paravento bordeaux mentre l'altra stava vicino al portone di massello nero, che LUI definiva “la porta dell'inferno” poiché nessuna sarebbe uscita viva di lì e per le pene che duravano “eternamente”... ma questo per le altre ragazze, non per lei, perchè non sarebbe mai stata uccisa ed era l'unica che viveva. Erano 4 anni che lei si trovava lì, era bendata mentre le altre no.
    Quando lei si svegliò, Mary (la nuova) era già lì, impasticcata per farla stare calma durante il tragitto. Non poteva vederla, ma ne sentiva l'odore, uno nuovo, diverso dai soliti: aveva imparato a sfruttare l'olfatto e l'udito maggiormente rispetto alla vista, così si erano affilati di più rispetto ad una persona normale.
    Fiutò un po' l'aria e sentì che non c'era nessun altro, né lì né nella piccola stanzina in cui LUI la chiudeva quando voleva divertirsi con le altre.
    -Mary? Mary?- nessuna risposta
    -Stai zitta!- lei si zittì subito. LUI era appena entrato? Strano, come poteva non averlo sentito?
    -Stai zitta! Secondo te non mi manca?- no, LUI era ancora fuori al telefono a parlare. Sospirò di sollievo.
    Poi LUI agganciò ed entrò
    -Buonasera splendori!- LUI era solito apparire così dolce per poi trasformarsi improvvisamente in una belva assetata di giovani ragazze terrorizzate da lui e da quelle enormi mani, che solo una volta avevano toccato lei e che poi si erano fermate e l'avevano lasciata per sempre. Ma per Mary, Jane, Lisa e le altre (chissà quante) ragazze non era così: le divorava fino a che non gli piacevano più. Poi il loro odore spariva e tornava poi LUI con odore di sangue addosso.
    -Mary non si è ancora svegliata. Uffa.... volevo un po' divertirmi...- a lei venne una paura immensa. John, dove sei? Sperava nell'arrivo dell'altro, che l'aiutava sempre e che si chiamava John (sicuramente nome inventato).
    Poi, come se le sue preghiere fossero state ascoltate, arrivò il rumore di una vecchia Fiat 124 sport spider: la macchina di John.
    LUI allora uscì ed andò in contro al giovane per ringraziarlo di qualcosa (anche se Alisya non comprese per cosa). Poi i due rientrarono.
    -Ciao- lui la salutava sempre quando arrivava
    -Ciao John...
    -Che hai fatto??- si era accorto che nella sue voce si sentiva un po' la paura? John si avvicinò e l'abbracciò. Non lo aveva mai fatto prima di allora.
    -Stai tranquilla. Non ti farà nulla. Te lo giuro sulla mia vita- lei si tranquillizzò subito e sorrise. Nello stesso istante, Mary si svegliò e su trovò davanti LUI.
    -C...chi... s...sei?
    -Oh, dolce Mary. Io sono Marcus – (sbruffone) ad ogni ragazza diceva un nome diverso -e sono qui per aiutarti- poi con un sorriso malizioso aggiunse -e per divertirmi con te...
    Mary cominciò a tremare ed urlare di terrore; allora LUI le tirò uno schiaffo e poi invece le accarezzò il viso. -Se stai tranquilla, ti lascerò vivere...
    -D...davv...ero?- Mary un po' si tranquillizzò
    -Si cucciola bella- LUI le asciugò una lacrima. Poi si rivolse a John -L'altra l'hai sistemata già?
    LUI si riferiva a Jane Austen, una ragazza sulla ventina precedente a Mary. John annuì poi LUI continuò -Ora porta di là lei, perchè...bhe, voglio conoscere la nuova arrivata...
    Così il ragazzo prese di peso l'altra e la portò nella piccola stanza, sopra un piccolo pouf grande nero, su cui entrambi potevano stare. Si misero a sedere e John le slegò i polsi e si sfregò le mani sulle brutte cicatrici che si erano create.
    -Tutto bene?
    -Si, ma i polsi....
    -Dammi qua- lei sentì che John strappava un pezzo di stoffa e lo legò sopra i polsi.
    -Grazie..- era felice che qualcuno ci tenesse a lei
    -E di che?- John era sorpreso
    -Per stare qui con me... vorrei vederti il viso, almeno una volta...- le sarebbe piaciuto molto vedere chi la stava aiutando. Era ancora così, assorta nei suoi pensieri, quando la voce di lui la riportò alla realtà.
    -Desiderio esaudito- lui le tolse la benda, lasciando la ragazza a bocca aperta.
    Nello stesso istante, Mary cominciò a urlare.

    XXX

    [LAS VEGAS]

    -Ma tu non dovevi rimanere a casa con i tuoi figliastri?
    -Si, ma sono riuscita a trovare una baby sitter.. poi come potevo non venire a salutare la mia Doroty?- le due amiche si abbracciarono...
    -Non usare la mia partenza come scusa! Davi perdere i chili di troppo che hai preso durante le feste!
    Si misero a ridere entrambe poi cominciarono a correre.
    Quel giorno si sarebbero dirette in un parco, vicino al "The Wynn Golf Club”. Così cominciarono a parlare della vicina che tradiva il marito con il suo migliore amico, sulle torte che avevano cucinato per la festa della scuola... poi improvvisamente, Doroty si bloccò.
    -Perchè ti sei fermata? Non dirmi che sei già stanca!!- nessuna risposta. Così l'amica le andò vicina. La vide immobile, con li occhi sbarrati dalla paura, tutto il viso tirato in una smorfia di terrore. Guardò nel punto in cui li occhi di Doroty si erano posati prima che lei si pietrificasse e si immobilizzò anche lei.
    Lì, semi nascosto sotto un cespuglio di ginepro, c'era il corpo di una ragazza mezza nuda.

    XXX

    [QUANTICO – Edificio dell'unità analisi comportamentale]

    -Ragazzi, è arrivato un nuovo caso. Tra dieci minuti tutti in sala riunioni.- JJ stava avvertendo l'intera squadra.
    Quando si trovarono nella sala, cominciarono a guardare le foto attaccate alla lavagna: cinque corpi di ragazze, ognuna diversa dall'altra, ma tutte con sfregi sul corpo e segni di corde sui polsi.
    -Questi corpi sono stati ritrovati in parchi o boschi vicini a Las Vegas. L'ultima ragazza era stata rapita 6 mesi fa, la prima...penso quasi due anni fa... Sono tutte ragazze tra i 16 e i 25 anni, tutte violentate con segni di corde sui polsi- JJ era solita presentare i casi alla squadra.
    -Un sadico sessuale?- Reid era il più giovane della squadra, e quello più intelligente della squadra.
    -Forse, però le tiene in vita diversi periodi.. La prima ragazza risale a due anni fa, Sarah Joks- Rossi indicò una ragazza di 20 anni, bionda -sparì 2 anni fa e la tenne in vita per cinque mesi.
    -Invece Jane Hatway era stata rapita 10 mesi fa ma è stato ritrovato il corpo 1 mese fa.. lei invece aveva solo 16 anni, quasi diciassette.- Prentiss guardava una ragazza con gli occhi blu come il mare, capelli marroni.
    -E allora.. perchè rapisce queste ragazze e le mantiene in vita diversi periodi? Non ha molto senso...
    Morgan era perplesso.
    -E invece si.. sono i gusti....- Hotch era entrato nella stanza -Sicuramente Jane era migliore di Sarah, oppure i suoi gusti sono cambiati...
    Morgan chiamò subito Penelope per farle rintracciare dei casi simili.
    -Dimmi, o bel busto!!
    -Principessa, sei in viva voce...
    -Ah..insomma, dite alla maga dei computer cosa volete e io la troverò!
    -Devi cercare le denunce di ragazze scomparse da circa 2 anni a oggi.
    -Età?
    -Dai 16 ai 25 anni....
    -Penelope- tutti si girarono verso Reid -cerca anche fino ai 4 anni fa...
    -Reid cosa c'è?- Morgan si voltò verso di lui
    -Ho un presentimento....
    -Ok! Passo e chiudo!- Penelope attaccò il telefono
    -Merda.- JJ era diventata tutta pallida
    Tutti ora guardavano lei
    -Scusate.. è scomparsa un'altra ragazza. Mary Bois, 26 anni, capelli rossi. È sparita due giorni fa...
    Tutti ora stavano guardando sui loro tablet l'immagine della ragazza.
    -Bene. Tra un'ora partiremo. Reid e Morgan parlerete con amici, genitori, insegnanti di Mary. Prentiss e Rossi cercheranno di creare un profilo. JJ e io parleremo con lo sceriffo.- Hotch richiamò Garcia.
    -EHI! Non mi date nemmeno...
    -Penelope, cerca dei collegamenti tra le varie ragazze. E cerca informazioni su Mary Bois.
    -Ok...
     
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