Ci ho pensato anche io, però allo stesso tempo penso che ci stiano andando piano. L'avevano detto anche in qualche episodio precedente, che volevano andarci davvero piano perché non si rovinasse subito quello che avevano. Considerato che tre/quattro episodi fa si erano scambiati il primo bacio e lei continua a dire che "Non è il mio fidanzato", ci sta che alla festa di Rossi non ci fosse. Non saranno ancora a quella fase di un rapporto in cui partecipano alle riunioni "familiari" degli altri. Per quanto riguarda l'ospedale, mi piace pensare che ci sia andata, ma semplicemente non l'abbiamo visto noi.

Ci sono stati dei momenti in cui pensavo di essere pronta. Ma in realtà non ero pronta per nulla. Ho pianto tutta la puntata e continuo a piangere senza riuscire a fermarmi. Quindi non so quanto riuscirò ad essere chiara nello scrivere.
Secondo me hanno giostrato benissimo l'equilibrio tra il ricordare e celebrare il passato, senza però risultare pesanti e voler strappare la lacrima a tutti i costi. Che poi io stia piangendo come una disperata è un'altra storia.
Bellissimo il flashback iniziale in cui, in una sola scena, vediamo tutti gli storici personaggi che c'erano nel primo episodio (Jason, Hotch, Darek ed Elle) ma che hanno via via lasciato la serie. Insieme a Garcia, JJ e Reid, hanno ricreato i sette personaggi originali della serie. Quelli con cui tutto è davvero iniziato. Il tornare all'inizio che cita Spencer un po' più avanti.
Ho temuto davvero per Reid. Anche se continuavo a dirmi che non uccidono mai i personaggi, che lui poi dopo tante sofferenze non si meritava di morire e blah blah blah, avevo sempre quel piccolo tarlo che mi diceva... e se??? Ma per fortuna no. Per fortuna mi ha fatto soffrire e piangere tantissimo ma è ancora tra noi.
Già anche solo in tutta la parte di Reid, i paralleli e i riferimenti sono stati tantissimi. Intanto JJ che lo trova e lo porta in ospedale, come all'inizio della stagione era stato lui a trovare e portare lei. Poi le convulsioni che mi ricordano sempre Raphael. I personaggi che lo hanno visitato durante il suo "coma". La Strauss, altro punto focale della serie. Foyet, il cattivo che ci ha accompagnato nella prima pietra miliare della serie, il centesimo episodio. Maeve, che resterà sempre il grande amore di Reid. La tomba di Jason. Il riferimento al biglietto che gli ha lasciato. E tutti gli altri flashback che ci hanno accompagnato nelle scene. Così come Garcia, che ricorda alla madre di Reid tutte le volte che si sono trovati in ospedale perché qualcuno di loro era sospeso tra la vita e la morte. Lei stessa compresa. Quindici anni di storia. Trecentoventiquattro episodi ripercorsi in 40 minuti. Ricordi su ricordi su ricordi.
Mi ha toccato moltissimo anche la figura di Diana in questa puntata. La sua confusione. Il non riconoscere il figlio a causa della sua malattia o forse solo come rifiuto di ciò che stava vedendo. E ancora un dolcissimo flashback a ricordarci la cicatrice. E poi la confusione del dover prendere una decisione, lei che è così confusa che non si ritiene in grado di farlo. Mi è piaciuto davvero molto che l'abbiano inserita in questa scena e in questo modo.
Un altra grande citazione io l'ho trovata nella vicenda di Lynch. Nello specifico nel fatto che si sia finto agente della sorveglianza e sia entrato in casa di Rossi prendendo di mira Krystall. Lì ho subito pensato a Foyet di nuovo e alla morte della moglie di Hotch. E anche lì ho temuto fortemente che la citazione fosse completa e si concludesse proprio nello stesso tragico epilogo. Ancora una volta, per fortuna, non è stato così.
Quello che non ho apprezzato fino in fondo è la conclusione del caso di Lynch. Non so, come dissi anche nel caso di Mr Scratch, mi è sembrata troppo rapida per il grande cattivo che ci aveva accompagnato per tanto tempo. Ho apprezzato tantissimo il fatto che il "grande piano" fosse iniziato venti anni fa, con il nostro caro jet. Mi è piaciuta la parte di Rossi che si fa prendere come ostaggio, solo per poi liberarsi e riuscire a fuggire. Ho seriamente creduto che gli avesse sparato davvero, comunque! Però poi la soluzione vera e propria, spari al serbatoio e gli dai fuoco... non so, troppo rapida. E poi io sono una di quelle che preferisce sempre l'arresto o comunque una eventuale morte più nel pieno dell'azione, che non così. Ma alla fin fine, Lynch e andato. E anche il jet!!! Un altro pezzo di storia che se ne va.
E arriviamo a tutta la parte finale. Ancora altri ricordi nel giardino di Rossi. Ricordi felici, che si fanno dolci-amari adesso che sappiamo che stiamo invece per salutarli. Tra l'altro... ce l'avevano proprio fatta dicendoci che si sarebbe chiuso tutto con il pensionamento di Dave. Bravi... Bravissimi. Ma non danno mai spoiler a caso. E quell'uomo non andrà mai realmente in pensione. Lo sappiamo.
Invece a "lasciarci" è Penelope. Sceglie una strada più tranquilla. Senza più morte, ospedali e sofferenze. In un certo senso, capisco anche la scelta narrativa. Praticamente per tutta la serie, Penelope ha sempre rappresentato un po' lo spettatore. Ha sempre sofferto più di chiunque altro quando qualcuno andava via (mi viene in mente in particolare la puntata in cui JJ andava via per il Pentagono), quindi ancora una volta, l'hanno usata come immagine dello spettatore, facendo ruotare tutto intorno a questo saluto. A questa separazione. E infatti piangeva alla fine proprio come piangevo io. Senza considerare la frase che ha detto alla festa "La prossima settimana a quest'ora non saremo più qui" (parafrasandola e semplificandola, perché non la ricordo esattamente a memoria). Lì mi sono persa completamente. Quel po' di autocontrollo che (forse) ero ancora riuscita a mantenere è andato a farsi completamente benedire.
Ho gridato come i pazzi quando Luke le ha chiesto di uscire visto che ora non saranno più colleghi!!!! Sì! Ci speravo!!!! Probabilmente questa cosa l'avevano sempre avuta in mente con Derek e se non fosse andato via, probabilmente ci sarebbe stato lui al suo posto. Ma va benissimo anche così, per quel che mi riguarda. Mi sono sempre piaciuti insieme e per come è stato costruito tutto il loro rapporto, ci stava tantissimo.
Tra l'altro, nella festa nel giardino di Rossi c'era un sacco di gente oltre loro. Mi piace pensare, ma non ho prove a sostegno di questa mia tesi, che fosse un po' un momento in cui la "finzione" ha lasciato spazio alla realtà e quelli fossero i vari produttori, registi, tecnici, ecc ecc, che hanno lavorato alla serie in questi anni. Lì, a festeggiare tutti insieme e a salutare. Ma ripeto. Non l'ho letto da nessuna parte, quindi magari non è assolutamente così. Però mi piace davvero pensarlo.
Pensavo che la puntata finisse con quella festa. E invece no. Si torna alla normalità di tutti i giorni. Mi scalda il cuore sapere che i profiler stanno partendo per una nuova avventura. Che la loro vita e il loro lavoro va avanti. Tutti insieme come siamo abituati a vederli. Ancora quella famiglia. Ma mi duole tantissimo non poter continuare questa avventura con loro.
Bellissimi gli abbracci finali e il momento in cui Garcia si trova sola a digerire tutto. A spegnere i computer e accettare che è davvero finita. E la chiusura di quella porta. Mi ha colpito di più questo finale così sottovoce che l'ipotesi che si finisse con i sorrisi e le feste.
Ma quel bigliettino? Voglio sapere cosa ha lasciato scritto Garcia. Non possono lasciarci con l'ennesimo cliff-hanger che però non avrà mai risposta questa volta.....

Partiamo dal dire che questa volta mi sono voluta tenere alla larga da ogni qualsivoglia tipologia di spoiler. Non ho visto scene rilasciate prima. Nulla di nulla. Ho solo tradotto i comunicati stampa, dimenticandoli subito dopo, così da poter seguire il tutto con calma. E calma ce n'è stata ben poca però.
Devo dire che quella di Lynch è una famiglia terribile. Non si salva nessuno. Lui è lui, vabbè.. La figlia aveva mostrato già quello che stava diventando prima che il padre la uccidesse. La madre... beh, anche lei ne aveva fatte vedere delle belle, ma dall'ultima volta che l'avevamo vista e sembrava voler aiutare e collaborare con l'FBI per vendicare la figlia, beh... è decisamente peggiorata. Sì, cercava vendetta. Ma non tramite l'FBI e la giustizia. Tramite la sua giustizia personale. La sua vendetta personale. Continuo a ripetere e ribadire che il lavoro di quest'attrice mi è piaciuto davvero tantissimo. Avevo avuto modo di vederla in ruoli diversi, ma qui ha superato ogni aspettativa. Dalla donna che seduceva i membri della BAU a questa furia scatenata. Quando ha ucciso il marito... inquietantissima con quella scarica di colpi. E arriviamo anche al padre di Lynch. Anche lui non si salva per nulla. Ha cercato di ucciderlo, ripetendogli che sarebbe stato meglio che non fosse mai nato. La scena del dialogo tra madre e padre è stata un tripudio di cattiveria e inquietudine. Che Lynch potesse crescere un minimo "normale" era praticamente impossibile. Mi stupisce anche come stia creando questo rapporto particolare con Rossi, vedendolo come un surrogato del padre.
Quindi la madre aveva pianificato tutto per uscire da quel carcere, uccidere l'ex marito e poi andarsi a prendersi la sua vendetta con Lynch. Il tutto sempre sulle spalle di quella seduzione (dell'avvocato, o dovrei dire, di vari uomini) che avevamo visto sin dall'inizio.
Mi è piaciuto molto il fatto che abbiano inserito Gideon in queste puntate finali. Seppure la sua versione giovane, che abbiamo già visto in passato. Per quanto io non sia molto delicata nei confronti di Gideon personaggio (non mi ha mai fatto impazzire) e di Patinkin (quello che ha fatto quando ha lasciato tutti in tredici è imperdonabile), era giusto ricordare un pilastro cardine della serie. E apprezzo molto che lo abbiano fatto così, riferendosi anche a quella stanza dove la BAU è nata, piuttosto che con qualche flashback delle prime stagioni. Anche perché diventa la carta che dà l'imboccata a Rossi sulla figura del padre di Lynch. Quindi un ruolo abbastanza fondamentale anche per il caso.
Ho apprezzato molto anche la scena dove Reid confronta Rossi, ricordandogli che ci sono dentro insieme e devono usare quell'arma che è fondamentale, ovvero il lavoro di squadra. E per un attimo ho temuto che Dave lo dimenticasse, dopo la telefonata di Lynch che lo invitava a vedersi da soli. Ma per fortuna no.
Lynch non era decisamente dormiente come avevano pensato. Anzi, penso che il suo numero di vittime (in silenzio e di nascosto) l'abbia decisamente fatto anche in tutti questi mesi. Già in questo solo episodio ne abbiamo viste due e il suo tentativo di ingraziarsi la figlia della seconda vittima. Bel personaggio, tra l'altro. Molto matura. Forse più della madre, per quel po' che si è capito dalle sue parole.
Hanno già iniziato qui a dare qualche spunto sulla fine di tutto, con i vari profiler che stanno testando nuove strade e nuove possibilità. Emily che punta al posto di direttore dell'FBI (come già accennato anche nel precedente episodio), ma che sembra essersi giocata tutto con la fine di questo episodio. Ma mai dire mai. JJ in bilico tra la possibilità di andare a sostituire Emily a capo della BAU, qualora quest'ultima venisse promossa, o andare nell'ufficio di New Orleans. E Garcia nella Silicon Valley, a combattere contro il cambiamento climato e a lasciarsi alle spalle tutta la parte "sanguinolenta" del lavoro che fa adesso, come le ha fatto notare Luke. Mi è davvero piaciuta la scena in cui Penelope confessa le sue titubanze. Ci è servita ancora a ricordarci quel senso di famiglia che, mi sento di dire, è un po' l'anima, la spina dorsale, la parete portante di questa serie. E una famiglia è contenta e legata anche se non condivide lo stesso posto di lavoro. Ha ragione Luke.
Sul finale dell'episodio... è stato intensissimo. Un crescendo continuo. Mi aspettavo che succedesse qualcosa di più netto a Spencer già durante l'ingresso nella casa. Invece no e non capivo come fosse possibile. Ma questo trauma "ritardato" mi ha colpito più che se gli fosse successo qualcosa subito. L'ho trovato più inaspettato. Sembrava quasi la felice conclusione di un caso e mi domandavo se quindi l'ultima puntata fosse solo un lungo tributo alla storia di Criminal Minds. E invece... colpo di scena!
Sì, avevo creduto che fossero morti entrambi nell'esplosione. Non avevo idea di pensare che avessero dimenticato o sbagliato qualcosa. Solo quando Reid ha cominciato a ripetersi che c'era qualcosa di sbagliato, ho cominciato a concentrarmi e capire. Ma non sono riuscita ad anticiparlo. Ma ci sta tutto che il grande cattivo non se ne vada semplicemente con una "banale" esplosione. No. Lui ha fatto di più. Ha ucciso la madre ed è scappato e non so cosa dobbiamo aspettarci dal vero scontro finale.
Reid che crolla a terra in quel modo. Solo. Anche qui non so davvero cosa aspettarmi. Sulle prime, man mano che realizzava che Lynch non era morto, temevo che fosse nascosto proprio lì in casa sua e che fosse pronto a ferirlo o a farli comunque qualcosa. E invece no. Crolla solo a terra, sanguinante dal naso. Ho bisogno di sapere cosa hanno preparato per noi. Ma non voglio far partire l'ultima puntata della serie.

Siamo davvero ad un passo dalla fine (piangooooooo), eppure non smettono di stupirci e inventarsene delle nuove. Quale stavolta? Le citazioni dette dagli S.I. Il che ha reso il tutto ancora più inquietante. Specialmente se aggiungiamo anche che la citazione di chiusura era proprio di Ted Bundy. Quindi non proprio un esempio di saggezza e positività. Brividi!!
Il caso è stato abbastanza particolare e inquietante. Mi ha colpito soprattutto il fatto che sia stato usato l'S.I. per narrare le cose e le cassette che lasciava registrate. Povera Tara a doversele ascoltare nel finale. Mi ha colpito anche il fatto che ci venissero mostrate diverse realtà varie volte. Quella che vedeva l'S.I., come voleva che le cose andassero veramente. E poi quella di come erano andati davvero i fatti. Sempre in maniera completamente opposta. Come anche i profiler, mi ha lasciato incuriosita questa sorta di doppia natura di questo S.I. Da una parte sembrava cercare realmente qualcosa di positivo, un nuovo inizio e si rivolgeva nelle cassette con i modi di chi voleva davvero essere salvato e aiutato e fermato. Ma allo stesso tempo era anche troppo organizzato e fermo in questa sua idea di creare la famiglia perfetta, quella che gli era mancata. Quindi sì, bella caratterizzazione. E il fatto che sia morto prima di poter andare più a fondo, ha creato un ulteriore alone di mistero intorno a lui.
Devo dire che anche la struttura dell'episodio mi ha lievemente disorientato. Il caso si è risolto abbastanza in fretta e mancava ancora tanto tempo alla fine dell'episodio. Però si è rimasta in una specie di limbo dove pensavo che dovesse succedere qualcosa, si percepiva una tensione, ma non è successo nulla. A parte farci vedere Lynch nella sua nuova vita. Però mi aspettavo davvero qualcosa di scoppiettante per il passo che aveva preso la puntata. Invece era solo una preparazione per la prossima settimana. Sono pronta? Per nulla. Assolutamente no.
Emily potrebbe diventare il nuovo capo dell'FBI. Prima donna nella storia. E JJ potrebbe prendere il suo posto come capo della squadra. Tutte cose molto interessanti, che però ci mettono ancora di più davanti al fatto compiuto che ci stiamo davvero avvicinando al termine e si devono tirare un po' di fila. Penelope che inizia ad arrabbiarsi all'idea che JJ possa accettare il lavoro a New Orleans e inizia a dirlo in giro per farle pressione e rifiutare hahahahah
Rossi l'ho visto molto turbato. Ma lo sappiamo ormai che Lynch gli è entrato troppo dentro. Le scene finali, che hanno visto proprio lui come protagonista, non l'hanno mostrato proprio in una forma ottima. Ma anche qui, ci tocca aspettare la prossima settimana per andare più a fondo.
E vedere Everett Lynch tranquillo e beato (ma sempre inquietante) nella sua nuova vita è stato proprio il contraltare perfetto. Quando ha commentato la struttura del viso della sua nuova compagna....... No comment! Questa farebbe bene a mettersi in salvo finché è ancora in tempo!
Direi che è stato un degno episodio preparatorio per le due puntate che ci aspettano. Le ultime. Fa senso anche dirlo.

Nonostante sia io a pubblicare sul nostro sito le info sulle puntate, ho dovuto ricontrollare se per caso questo episodio fosse diretto da Matthew Gray Gubler perché lo stile era assolutamente suo. E invece no. Ma ci avrebbe decisamente sguazzato alla regia di questa puntata.
Che dire... la teoria dell'effetto Mandela mi ha sempre affascinato da morire e il fatto che l'abbiano toccata qui è stupendo. L'idea che un'intera porzione di popolazione sia stata convinta della morte di Mandela negli anni 80 mi lascia senza parole. Io sono la prima che un sacco di volte, alla notizia di un personaggio famoso, resto un attimo interdetta perché pensavo fosse già morto. Capita. Ma il fatto che nel caso di Mandela sia stata una convinzione collettiva.... wow!
Comunque, sto andando un po' OT. Torniamo sul tema. Sono partita dall'effetto Mandela per arrivare alla teoria delle realtà alternative, centrale per l'S.I. di questa puntata. Devo dire che la figura di questo S.I. era complessissima. Lo si vedeva che non agiva spinto da una qualche reale cattiveria o altro. Era un padre tormentato, quasi sofferente in quello che faceva, ma fortemente convinto che era l'unico mezzo per riavere il figlio, intrappolato in una realtà alternativa. E ci sta tutta la necessità di rifugiarsi in una sua realtà persola, così diversa da quella vera, quando sai di essere stato la causa della morte di tuo figlio, per giunta in circostanze così terribili.
Vedere il passaggio da quel capro demoniaco e inquietante, che in realtà nasce dal tenerissimo pupazzo del figlio poi... Povero Rusty, trasformato in quell'essere infernale!
Devo dire che ho un po' da dire sulla trama parallela di Emily. Anche se capisco le sue paure, non mi è piaciuto come abbia trattato Mendoza. La sua freddezza, l'evitarlo, erano davvero pessime. Ho preferito di gran lunga quando finalmente ha esternato i suoi problemi e le sue preoccupazioni, anche se solo perché lui l'ha messa alle strette. Lui è fantastico e si vede che ci tiene particolarmente a lei e a far funzionare la loro storia. Quindi ancora meno si meritava il trattamento che gli stava riservando. Per fortuna sono riusciti a chiarirsi e Emily ha finalmente deciso di lanciarsi in questa cosa, conoscendo anche la figlia di lui.
Menzione d'onore a Garcia strafatta di caffeina che parla a macchinetta hahahah divertentissimo!

E ora mancano solo due settimane per le ultime tre puntate. Non voglio crederci...

OMMIODDIO!!! Che puntata spettacolare. Mi è piaciuta tantissimo. Una delle puntate più belle di tutta la serie, probabilmente. E me l'hanno fatta. Non avevo completamente capito il super colpo di scena finale.
La puntata è stata una tensione continua. Dal primo secondo all'ultimo. Quando c'è di mezzo Cat è sempre così. Sono sempre più colpita dalla bravuta di Aubrey Plaza nell'interpretare questo S.I. Migliora di volta in volta che la vediamo. E l'alchimia che riesce a creare con Matthew in questa dinamica Cat-Spencer è stupenda. Azzeccatissima davvero.
Riflettevo anche sulla figura di Cat in generale. Sul tipo di S.I. e psicopatica che è. E trovo che sia forse nell'Olimpo dei cattivi migliori che abbiamo mai avuto. Ogni volta che fa o dice qualcosa, avverto un brivido di disagio io stessa, che non sono all'interno della storia. E penso sia splendido. E poi ha sempre una certa sensualità che secondo me si adatta troppo al farla interagire con Spencer, che è forse il meno sensuale/sessuale dei personaggi. Quindi si avverte ancora di più il contrasto. Non so... è un discorso un po' contorto e che probabilmente non riesco ad esprimere come vorrei. Però il sunto è che mi piace tantissimo la dinamica tra loro. E non ho provato un pizzico di dispiacere o empatia nei suoi confronti, nonostante ha cercato in tutti i modi di fare la vittima e di dire che tutto ciò che desiderava era un appuntamento con Spencer e che era stata una serata stupenda. Mi dà troppo fastidio per poterle concedere anche un secondo di mio coinvolgimento emotivo.
Cat è anche regina del creare le trame più complicate dietro le sue azioni. La situazione era proprio tanto contorta e ha attraversato un motivo di motivazioni (sbagliate) per arrivare a quella vera: volere ancora una volta rovinare la vita di Spencer, specialmente adesso che sta frequentando una nuova persona (non diciamo che "ha una nuova fidanzata" hahahhah).
Maxine è tostissima e cazzutissima. Devo dire che ad un certo punto l'ho odiata. Quando ha iniziato a dubitare di Reid senza neanche interrogarsi e si è lanciata a credere ad occhi chiusi a ciò che diceva Cat. La delusione sul suo volto era terribile e mi ha un po' infastidito. Non so... Alla fine era sempre un S.I. che aveva davanti e si sa che sono subdoli e cattivi e che molte volte lo fanno proprio per ferire. E mentono. E quindi vederla così sottomessa e pronta a credere Reid la peggiore persona al mondo, mi ha fatto pensare che, alla fine dei conti, non era la persona giusta. Ma cavoli... quando hanno svelato il mega colpo di scena, l'ho amata alla follia di nuovo. Lei, così piccola e dolce, è riuscita a tener testa a Cat e a farle fare proprio ciò che volevano, e non sempre aiutata dai suggerimenti di Emily. Bravissima davvero. Super degna di stare al fianco di Spencer!
Il coinvolgimento dell'intera squadra nel cercare di preparare Maxine (le sue reazioni a certi racconti di Garcia hahahah) e la scena finale nell'open space sono quelli che ci ricordano sempre il tema della famiglia che questi profiler hanno creato da sempre.
Ribadisco che ho adorato questo episodio. E ancora una volta, sono ripetitiva, lo so, ho adorato il legarsi di vecchio e nuovo. Ci stanno facendo rispolverare davvero quasi l'intera storia della serie. E Cat non poteva decisamente mancare. Episodio bellissimo!

Ma quante cose da dire su questa puntata!!
Parto dal finale mi sa e dico che ho seriamente temuto per Matt!! Come avevano costruito tutto. Dall'inizio con Luke e Matt che giocavano e parlavano delle loro vite. Poi nell'open space parlano di quanto Matt sia stanco per il dover crescere la nuova figlia. A conti fatti, tra i due sequestrati, Matt è quello che ha più da perdere a livello di famiglia. Matt che si sacrifica al posto di Luke, rubandogli l'idea e tentando lui di provocare l'S.I. e attirare su di sé l'attenzione. E sarebbe stato tremendo se, dopo la gioia dell'ultima puntata, avessero fatto una cosa del genere in questa. Ma onestamente, come è stata costruita la scena, da lui che salva Luke e poi tutto quel rallentato e quel silenzio fino allo sparo... Ho seriamente creduto che l'avessero ucciso! E invece, ancora una volta, arriva Rossi a salvare la giornata! Bastava un secondo di ritardo perché non fossero così fortunati.
Continuo ad apprezzare molto il fatto che Matt e Luke siano così legati. Un po' è dovuto anche al fatto che sono entrambi i più recenti acquisti della squadra, quindi è normale che si siano avvicinati l'uno all'altro.
Mi ha molto colpito anche il fatto che, per quanto questa stagione sia molto celebrativa degli anni trascorsi in questa serie, non mettano mai da parte i più giovani. Sì, i riferimenti erano (addirittura) alla prima stagione, con la puntata sul cecchino ucciso da Reid, e sarebbe stato facile fargli prendere di mira proprio quest'ultimo. Invece no. C'è la storia e c'è anche il nuovo e quindi la vera ragione dietro quei finti attacchi di cecchino puntava sul sequesto di Luke e Matt.
Ultimamente si stanno divertendo sempre di più ad inserire l'italiano nelle puntate. Stavolta però non si tratta di Rossi, ma dell'S.I.
Notabile però la scena di Rossi con il motociclista che in realtà è un agente sotto copertura. Prima per il suo essere tutto minaccioso per proteggere i suoi "figli", e poi quando gli deve comunque dare un pugno per rendere credibile la cosa e non far saltare la copertura. E quindi una sistemata d'anello e un "Dove lo vuoi?" Sempre ganzo hahahah
Grandiosa anche la determinazione di Tara nel voler sottoporsi immediatamente all'intervista cognitiva per aiutare la squadra a trovare Luke e Matt.
Bella puntata davvero. Sarò anche io che avverto sempre di più la temuta fine della stagione, ma mi sta piacendo molto come stanno gestendo tutto. Dai riferimenti al passato, al senso di famiglia sempre più forte in ciò che fanno e dicono. Ottimo lavoro davvero!